Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge si propone di realizzare, dopo oltre venti anni, cioè da quando la Polizia di Stato, già Corpo delle guardie di pubblica sicurezza, è stata smilitarizzata, a seguito della legge 1o aprile 1981, n. 121, la reale differenziazione e quindi separazione, dei due comparti, militare e civile. I due comparti infatti, per alcuni aspetti e realtà professionali, sono ancora regolati dalle stesse norme di riferimento, legislative e contrattuali, che prevedono una totale equiparazione, economica e di progressione di carriera, che non tiene conto delle specifiche professionalità del personale aeronavigante della Polizia di Stato.
      Infatti, nonostante la peculiarità e la rilevanza istituzionale dei compiti svolti dal personale aeronavigante della Polizia di Stato, piloti e specialisti, agli stessi, a differenza dei colleghi militari, non viene riconosciuta, nè sotto l'aspetto della progressione di carriera nè sotto quello economico, la elevata professionalità espressa ed acquisita in anni ed anni di esperienza.
      Tale assetto normativo e contrattuale attualmente prevede, tramite apposite tabelle di equiparazione, l'identica corrispondenza e progressione tra i vari ruoli e qualifiche delle due carriere, civile e militare, determinando soprattutto all'interno del particolare settore specialistico, quale

 

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quello aeronavigante della Polizia di Stato, delle situazioni di disagio e di frustrazione in quanto le risorse applicate in tali settori, piloti e specialisti, non hanno il giusto riconoscimento economico e di status giuridico né la necessaria valorizzazione delle loro peculiarità professionali, frutto di una indiscussa qualificazione e specializzazione professionali.
      Il personale militare, invece, ha uno sviluppo di carriera organicamente collegato, fin dalle prime fasi di arruolamento, alla specializzazione prescelta, o concorsuali, con connesse certezze di progressione di carriera nell'ambito del settore di appartenenza; a mero titolo esemplificativo, un'ufficiale pilota di complemento dell'Aeronautica militare sviluppa tutto il suo percorso di carriera nei ruoli direttivi e, se proveniente dall'Accademia, anche in quelli dirigenziali dell'Arma di appartenenza.
      Con la presente proposta di legge pertanto, si intende non solo porre fine ad una ingiustificata diversità di trattamento, in quanto nonostante la particolare collocazione di queste figure di professionisti, a parità di proficiency e di rischio, gli operatori della Polizia di Stato si trovano, di fatto, ad essere penalizzati e, solo perché non portano più le stellette, non possono più beneficiare dei vantaggi derivanti dallo status di militare, ma si intende anche perseguire finalità di alto profilo in quanto si mira soprattutto ad incentivare l'operatività e l'efficienza del personale ed a rendere più evidente e percepibile la funzione di sicurezza civile che la Polizia di Stato è chiamata ad espletare nella società.
      Il personale appartenente ai ruoli non direttivi della Polizia di Stato, dall'agente all'ispettore, pur se in possesso delle particolari qualificazioni professionali, connesse all'esercizio dei titoli aeronautici di specialità, piloti e specialisti, ai fini dello sviluppo di carriera nei ruoli dell'amministrazione di appartenenza, è in tutto e per tutto parificato al personale appartenente ai ruoli cosiddetti «ordinari», nulla rilevando al riguardo la specializzazione posseduta e l'elevato contenuto del profilo professionale dell'attività aeronavigante effettivamente svolta.
      Un agente pilota di consolidata, comprovata e riconosciuta esperienza professionale nel settore aeronavigante, abilitato su tutti gli aeromobili in dotazione alla Polizia di Stato (elicotteri a turbina «single» e «multi-engine» modelli AB. 206, AB. 212 e A. 109 e velivolo P.68) e con al suo attivo migliaia di ore di volo ed in possesso delle qualificazioni al volo strumentale notturno (Instrument Flight Rules) e di istruttore di specialità, vero e completo professionista, resta al più basso livello retributivo previsto per i ruoli della Polizia di Stato (V livello) per tutta la vita lavorativa, vedendosi di fatto preclusa ogni possibilità di sviluppo economico e di carriera legata alla giusta considerazione e valorizzazione del particolare profilo professionale posseduto e dell'attività altamente specialistica effettivamente ed esclusivamente svolta per lunghissimo tempo.
      Con l'istituzione di un ruolo speciale operativo del personale aeronavigante della Polizia di Stato si intende pertanto dare giusto riconoscimento a tale personale per la sua specifica professionalità, la peculiarità del lavoro svolto, anche al fine di renderlo il più confacente possibile sia alle tradizionali mansioni istituzionali della Polizia di Stato, cioè sicurezza pubblica, antiterrorismo, soccorso pubblico, in casi di particolare urgenza o calamità naturali, controllo del territorio e dell'ambiente, sia anche in occasione di crisi interne ed internazionali, gestendo i rischi di tipo non convenzionale derivanti dall'impiego, in danno di persone o beni, di armi di distruzione di massa (chimico-batteriologiche, nucleari), per garantire al nostro Paese di vivere in condizioni di maggiore sicurezza e tranquillità e per poter sviluppare gli aspetti economici, politici, culturali e di serene relazioni sociali.
 

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